Storia e Definizioni

Il cucito creativo
Avete presente il vecchio cucito che vostra nonna faceva per rammendare coperte o per cucirvi le toppe sui pantaloni?
Ecco come si è evoluto il cucito creativo negli ultimi anni, arrivando al punto in cui chiunque, con un minimo di spiegazioni e aiuto, può cimentarsi nella creazione di pupazzi in stoffa, oggetti per la casa, regali per parenti ed amici, costruendo con ago e filo tutto quel che viene in mente.
Si parte da un progetto iniziale e dalla ricerca dei materiali che possono creare l'effetto desiderato.
I materiali usati sono diversi: stoffe di ogni tipo, bottoni, passamaneria, carta e cartoncino, filati colorati e sfumati, cotone e lane di ogni tipo e pesantezza. I vari materiali vengono uniti insieme in modo creativo, cioè originale.
Usare un materiale in modo creativo significa adoperarlo per un uso diverso da quello consueto. Un bottone raramente viene usato per chiudere un lavoro con l'asola.... ma per creare occhi di pupazzi, la corolla di un fiore, un sole o semplicemente per adornare il lavoro.Il cucito creativo permette quindi di realizzare pupazzi, animali, fermaporte, fiori decorativi, bambole e qualsiasi altra idea possa venirvi in mente.



Crochet e Lavori a maglia

La storia del lavoro a maglia

L'inizio del lavoro a maglia non ha una datazione certa per la difficoltà di distinguere se le notizie pervenute riguardassero il lavoro eseguito ai ferri oppure quello a telaio.
Certo è che questo argomento, recentemente rivalutato da studi approfonditi, ci offre notizie sicure e documentate solo quando ci si ferma al II – III secolo dopo Cristo perché prima la storia si confonde troppo spesso con la leggenda.
Sono state però trovate sculture che risalgono al IV Secolo a.C.che hanno fatto ipotizzare che il lavoro a maglia fosse ormai entrato nella vita quotidiana, come dimostra una statua greca, che si trova ad Atene, nel Museo del Partenone, Kore n. 670, che sembra indossare un maglione come quello dei nostri tempi.
Pur non avendo documenti specifici al riguardo, ad una osservazione attenta, si può notare che l'artista ha riprodotto con lo scalpello la lavorazione del 
punto a coste - 3 maglie diritte alternate a tre rovesci oppure un'alternanza di 7 diritti e tre rovesci - nelle vesti senza cuciture che venivano indossate durante le cerimonie sacre.Da tener presente che il numero tre e il numero sette erano considerati numeri dal potere magico.


Curiosità
Quando Papa Innocenzo IV venne sepolto nel 1254, indossava dei guanti a disegni multicolori lavorati in seta e in filo d'oro, importati dalla Spagna(che ebbe una delle più importanti scuole per il lavoro a maglia, che raggiunse il cui massimo splendore nel XVI secolo ed era famosa soprattutto per la lavorazione dei guanti in seta e fili d'oro).
Quando Enrico II di Francia nel 1533 sposò Caterina de' Medici, indossava calze di seta fatte a mano. Enrico VIII d'Inghilterra sembra preferisse le calze di seta italiane, lavorate con quattro ferri senza 
cuciture.


Cos'è?
La lavorazione a maglia è una antichissima arte che si realizza con strumenti chiamati ferri.
Contrariamente a quanto si potrebbe immaginare, la lavorazione a maglia non è un'attività riservata alla parte femminile della popolazione: per esempio alcuni Taquileños, indigeni della regione del Lago Titicaca, si impegnano appunto in questa attività.
Gli strumenti di base dei lavori a maglia sono i ferri, che si possono trovare in commercio in diversi materiali la cui scelta dipende dal gusto personale: acciaioalluminioplastica e legno.
La lunghezza dei ferri tradizionali a una punta può variare dai 20 agli 80 centimetri a seconda del capo che si vuole confezionare. I ferri a due punte per la lavorazione circolare hanno lunghezze che variano dai 15 ai 35 cm. I ferri circolari possono essere lunghi da 30 a 150 cm.
I ferri per il lavoro a maglia hanno un numero che corrisponde al loro diametro, più sono sottili, più il numero è basso. Le misure possono variare dai 2 ai 20 millimetri con una numerazione che procede ogni mezzo numero. Il numero 2 è il più sottile; i ferri più usati per lavori in filato di media grossezza sono i ferri n. 5 e n. 6.
I ferri si possono dividere in tre categorie:
  • ferri a una punta, servono per i pezzi base da lavorare separatamente (davanti, dietro, maniche, colli, tasche, pannelli, inserti, ecc.) e che hanno all'estremità opposta un pomellino per non far scivolare le maglie;
  • ferri a due punte, per lavorare capi in tondo, come guanti, calze, colli o berretti, senza dover fare cuciture;
  • ferri circolari, per realizzare lavori di forma tubolare, per certi tipi di collo o per capi che non richiedono cuciture, tuttavia il ferro circolare può anche essere utilizzato (e alcuni lo trovano più comodo) per realizzare i capi a più pezzi; inoltre, è indicato per lavorare capi di dimensioni molto vaste, come gli scialli.




La storia dell'uncinetto
Le origini della lavorazione all'uncinetto sono antichissime e, come nel caso di altre arti tessili, difficili da tracciare, ma sono stati trovati esempi primitivi in ogni angolo del globo, in Estremo Oriente, in AfricaEuropaAmerica del Nord e del Sud ed esempi se ne ritrovano già nella cultura egizia.
Alle volte l'uncinetto è stato lavorato su fini uncini con filati molto fini che producevano un delicato tessuto simile a trine, oppure è stato lavorato con filati più spessi su grossi uncini dando origine ad un tessuto compatto e denso.
Questo secondo tipo di uncinetto veniva usato dai Cinesi per fabbricare bambole tridimensionali, dagli Africani che lo usavano per fabbricare i copricapi dei loro capi tribù, dai Turchi per creare cappelli e in Scozia per fare berretti e pesanti mantelli.
La forma di uncinetto più delicata ebbe origine in Italia nel XVI secolo ed esso veniva soprattutto usato dalle suore per realizzare addobbi e vestimenti per la chiesa.


Cos'è?
Il lavoro all'uncinetto è considerato uno dei lavori più versatili e soddisfacenti e tutto quello che occorre per realizzare articoli originali e creativi è un uncinetto e un po' di filo. Permette di realizzare pizzi, centrini, capi di abbigliamento, ecc. lavorando un unico capo filato continuo.
L'uncinetto è costituito da un normale bastoncino munito ad una estremità di un uncino che serve per prendere e guidare il filo.
Oggi essi sono fatti a macchina, normalmente in alluminio o acciaio rivestiti di plastica, ma possono anche essere in legno e persino in avorio. Hanno numerose dimensioni, secondo l'International Standard Range (ISR) e vanno da 0,60 mm di diametro dell'uncino, per cotone fine, a 10 mm per filato molto grosso.(anche se alcuni rivenditori ne negano addirittura l'esistenza ci sono per i lvori che richiedono uncinetto molto fine anche da 0.55) In altre parti del mondo viene usato un sistema di numerazione differente.
Dal momento che l'uncinetto non serve per reggere i punti, come il ferro per il lavoro a maglia, ma solamente l'occhiello di lavorazione, hanno tutti una lunghezza standard che è di circa 20 cm. Esistono poi gli uncinetti perpunto Tunisi che hanno lunghezza di 30 cm.
L'uncinetto di solito è schiacciato al centro per permettere una migliore impugnatura.



Fonte:
Wikipedia-
www.cosae.it